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Stop violenza sulle donne: Partita della parità e del rispetto a Bologna

Libri e Carta dei diritti delle donne nello sport donati agli studenti presenti. Nel pomeriggio corso Media Donne Sport. Ecco i passaggi tv

 

Giornalisti, attivisti e personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo sono scesi in campo per dire Stop alla violenza sulle donne. La Partita della Parità e del Rispetto emigra per la prima volta da Roma e sceglie Bologna come sede di svolgimento, richiamando decine di ragazzi e ragazze dell’Itc Manfredi Tanari, che per l’occasione hanno preparato lo striscione “Meno violenza + gioco di squadra = tutti diversi, stessi diritti”. A fine partita, che per la cronaca è finita 2-1 per la squadra dei giornalisti del Circolo Rai, gli studenti e le studentesse hanno ricevuto libri sulla parità di genere e copie della Carta dei diritti delle donne nello sport. Un impegno per sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi, a cominciare dalle giovani generazioni.

Tra i ragazzi e le ragazze che hanno preso parte all’evento, c’è anche Brigitten, una studentessa dell'IPC Manfredi - ITC Tanari settore turistico di Bologna che dice:
“Ci siamo chiesti come dar voce alle nostre idee e abbiamo deciso di riunire le classi e tirar fuori le parole più comuni che spiegano perché la violenza è sbagliata. Siamo qui per stare dalla parte della non violenza”.

In campo, da un altro punto di vista, interviene Camilla Guercioni, una delle due arbitre Uisp.
“Sono contenta di essere qui, rappresento le donne nel calcio ed è un movimento in continua crescita”.

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A loro è diretto il messaggio di Amnesty International Italia, Assist, Aic- Associazione italiana calciatori, Sport4Society, Uisp e Usigrai, organizzatori della Partita: “Non siete la generazione del futuro, siete quella del presente, voi potete concretamente cambiare le cose e intervenire giorno per giorno contro la violenza sulle donne”.

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La partita si è svolta nel Circolo Sportivo Il Fossolo e, tra gli altri, hanno partecipato Patrick Zaki, attivista dei diritti umani; le attrici Anna Favella e Daphne Scoccia; Pamela Malvina Noutcho, campionessa mondiale boxe; Alice Pignagnoli, calciatrice; Roberta Li Calzi, ex calciatrice e assessora allo sport e bilancio del Comune di Bologna; Claudia Bruno, Usigrai; Tiziano Pesce, presidente Uisp; Umberto Calcagno, presidente Aic; Vittorio Di Trapani, presidente Fnsi. Il Comune, insieme alla Regione Emilia Romagna, hanno patrocinato l’iniziativa, con la collaborazione del Quartiere Savena.

Nel pomeriggio si è tenuto il corso “Donne Media e Sport – il linguaggio giusto per una diversa informazione”, patrocinato dall'Ussi ed in collaborazione con Fnsi, Ordine dei giornalisti regionale Emilia Romagna, Giulia Giornaliste. 

Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp ha detto: “La partita travalica i confini di Roma e continua a essere l’occasione per dire no a ogni forma di discriminazione e di violenza. Purtroppo, la cronaca di tutti i giorni ci parla di femminicidi e di guerre, non possiamo non rivolgere un pensiero a quelle popolazioni che stanno vivendo in mezzo al conflitto tra Russia e Ucraina e a quello tra Israele e Palestina, soffrendo senza sosta".

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Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi, si è soffermato sul significato della giornata: “Siamo qui a divertirci ma dobbiamo ricordare chi ci permette di giocare questa partita. Ringrazio tutte le organizzazioni che hanno partecipato e dato il loro contributo. La partita è stata organizzata da una rete di associazioni che fanno cose diverse che hanno deciso di mettersi insieme convinti che l'unico modo per riuscire a ottenere obiettivi su questi temi sia quello di restare uniti. È il noi che fa la differenza. Abbiamo regalato dei libri sulla parità di genere agli alunni dell’Istituto Manfredi-Tanari: lo abbiamo fatto perché crediamo che la violenza si per combatta con la conoscenza, da coltivare ogni giorno. Mi rivolgo ai giovani qui presenti: quando vi dicono di impegnarvi perché siete il futuro è falso. Voi siete il presente. E, possibilmente, costruitelo meglio di come ve lo abbiamo lasciato”.

Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp è stata ospite a Buongiorno Regione Emilia-Romagna, su Rai3 , dove ha presentato la giornata di attività contro la violenza sulle donne.

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Durante la trasmissione si è parlato di come la violenza sulle donne si declini non solo fisicamente ma anche attraverso le parole. In tal senso, il linguaggio dello sport spesso dà esempi negativi ma non tutto è perduto come afferma la stessa Claysset. “Possiamo lavorare sugli esempi positivi che legano sport e linguaggio. Le parole sono il primo strumento che utilizziamo. Sono un elemento da maneggiare con cura poiché attraverso di esse è possibile compiere atti di violenza e discriminazione. Pertanto è importante lavorare anche sul profilo educativo nell’ambito sportivo. Come Uisp cerchiamo di introdurre una serie di attività e di progetti cercando di dare una giusta visibilità a queste tematiche. Ad esempio, lo sport femminile rischia di essere messo ai margini e su questo è stato importante il lavoro fatto con l’associazione Giulia sulla relazione tra donne, sport e media. Queste idee guida ci hanno dato un grande impulso per i termini giusti da utilizzare e valorizzare”.

Claysset ha ricordato, inoltre, casi specifici in cui si può e si deve utilizzare un linguaggio inclusivo. “Un esempio può essere la declinazione di alcune parole al femminile. Nello specifico, per quanto riguarda la parola arbitra o capitana si dice che non suonino bene ma volgerle al femminile è importante. Ma non solo: c’è tutto un aspetto che chiama in causa il mondo sportivo e l’ambito educativo in merito alle figure che hanno un ruolo importante nello sport e che quindi devono essere adeguatamente formate per evitare discriminazioni di genere".

Ricordiamo che la giornata è stata inserita nel progetto regionale “Differenze in gioco. Corpo e movimento nello sport per tutt3” del Comitato Regionale Uisp Emilia-Romagna, cofinanziato dalla Regione nell’ambito della Legge 6/2014. Lo slogan scelto per l’iniziativa, “Stop alla violenza sulle donne”, è dedicato con particolare attenzione alle aree coinvolte da guerre, in Palestina e Ucraina, e ai regimi totalitari che negano i diritti delle donne.

Tra gli altri hanno partecipato: Patrick Zaki, attivista dei diritti umani; le attrici Anna Favella e Daphne ScocciaPamela Malvina Noutcho, campionessa mondiale boxe; Alice Pignaioli, calciatrice; Roberta Li Calzi, ex calciatrice e assessora allo sport e bilancio del Comune di Bologna. Il Comune, insieme alla Regione Emilia-Romagna, ha patrocinato l’iniziativa, con la collaborazione del Quartiere Savena.

Inoltre hanno partecipato: Claudia Bruno, Usigrai; Umberto Calcagno, presidente Aic; Vittorio Di Trapani, presidente Fnsi; Tina Marinari, Amnesty International Italia; Tiziano Pesce, presidente Uisp; Luisa Rizzitelli, presidente Assist. Presenti anche gli studenti e le studentesse della Scuola superiore ITC Manfredi-Tanari, che hanno preparato degli striscioni per dire tutti insieme “no alla violenza di genere”. Proprio a loro, al termine della partita, sono stati donati libri sulla parità di genere e la Carta dei diritti delle donne nello sport: un impegno per sensibilizzare l’opinione pubblica, a cominciare dalle giovani generazioni, sull’importanza della parità e del rispetto.